martedì 29 aprile 2014

L'amore fraterno



1.   

          «È comandamento base l'amore fraterno. Per cui tutto vale ciò che è espressione di sincera e fraterna carità. Nulla vale di ciò che facciamo se in esso non vi è il sentimento d'amore per i fratelli».   

     Chiara Lubich - Il focolare dell'unità, p. 29.

lunedì 28 aprile 2014

Il corridoio incantato




Gelsomina mi racconta: 
“Nella nostra casa c’è un posto incantato: il corridoio. Quando mia sorella torna dal lavoro arrabbiata, io le vado incontro e la sua rabbia svanisce. Un giorno due amiche di mio fratello litigavano con parolacce e stavano andando via offese, senza salutarci. Io sono uscita nel corridoio e le ho abbracciate.  Loro si sono stupite e hanno fatto un bel sorriso, non solo a me.
Ogni volta che vedo qualcuno infuriato, triste o nervoso, lo porto a casa mia, gli faccio attraversare il corridoio e tutto cambia”.
Le chiedo: “Ma chi ha costruito il corridoio?” Mi spiega: “Mio nonno. Era un uomo buono e diceva che il sole ha dei raggi speciali che sciolgono i sorrisi bloccati, muovono le mani che non salutano più, suggeriscono frasi buone ai permalosi e cancellano dai vocabolari le parole malinconiche. Forse il nonno ha messo tanti di questi raggi sotto i mattoni del pavimento perché ogni volta che sono sconsolata con gli occhi abbassati, essi mi consigliano di guardare in alto. Allora gli angeli che si affacciano dal quadretto mi sorridono. Un giorno mi hanno rivelato un grande segreto: Gelsomina, ogni persona che incontri ha due ali invisibili e, se vuole, può volare”.   
                 

domenica 27 aprile 2014

«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5)


Mi aiutano tanto le parole di Papa Francesco dell'udienza del mercoledì 23 aprile 2014:

Questa settimana è la settimana della gioia: celebriamo la Risurrezione di Gesù.È una gioia vera, profonda, basata sulla certezza che Cristo risorto ormai non muore più, ma è vivo e operante nella Chiesa e nel mondo. Tale certezza abita nel cuore dei credenti da quel mattino di Pasqua, quando le donne andarono al sepolcro di Gesù e gli angeli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5). “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” Queste parole sono come una pietra miliare nella storia; ma anche una “pietra d’inciampo”, se non ci apriamo alla Buona Notizia, se pensiamo che dia meno fastidio un Gesù morto che un Gesù vivo! Invece quante volte, nel nostro cammino quotidiano, abbiamo bisogno di sentirci dire: “Perché stai cercando tra i morti colui che è vivo?”. Quante volte noi cerchiamo la vita fra le cose morte, fra le cose che non possono dare vita, fra le cose che oggi sono e domani non saranno più, le cose che passano… “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”

[…]

«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5). Questa domanda ci fa superare la tentazione di guardare indietro, a ciò che è stato ieri, e ci spinge in avanti verso il futuro. Gesù non è nel sepolcro, è il Risorto! Lui è il Vivente, Colui che sempre rinnova il suo corpo che è la Chiesa e lo fa camminare attirandolo verso di Lui. “Ieri” è la tomba di Gesù e la tomba della Chiesa, il sepolcro della verità e della giustizia; “oggi” è la risurrezione perenne verso la quale ci sospinge lo Spirito Santo, donandoci la piena libertà.

Oggi viene rivolto anche a noi questo interrogativo. Tu, perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che ti chiudi in te stesso dopo un fallimento e tu che non ha più la forza di pregare? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo, tu che ti senti solo, abbandonato dagli amici e forse anche da Dio? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che hai perso la speranza e tu che ti senti imprigionato dai tuoi peccati? Perché cerchi tra i morti colui che è vivo tu che aspiri alla bellezza, alla perfezione spirituale, alla giustizia, alla pace?

Papa Francesco, Udienza Generale, piazza San Pietro, mercoledì 23 aprile 2014

sabato 26 aprile 2014

La logica dell'amore




Quanto meno abbiamo, più diamo. 

Sembra assurdo, 
però questa è la logica dell'amore.

Madre Teresa di Calcutta

venerdì 25 aprile 2014

La gioia di aver incontrato una “persona”



«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli» (Lc 19,38)…. E’ un clima di gioia quello che si respira. Gesù ha risvegliato nel cuore tante speranze soprattutto tra la gente umile, semplice, povera, dimenticata, quella che non conta agli occhi del mondo. Lui ha saputo comprendere le miserie umane, ha mostrato il volto di misericordia di Dio e si è chinato per guarire il corpo e l’anima. Questo è Gesù. Questo è il suo cuore che guarda tutti noi, che guarda le nostre malattie, i nostri peccati. E’ grande l’amore di Gesù. … Gesù è Dio, ma si è abbassato a camminare con noi. E’ il nostro amico, il nostro fratello.…

E questa è la prima parola che vorrei dirvi: gioia! Non siate mai uomini e donne tristi: un cristiano non può mai esserlo! Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento! La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma nasce dall’aver incontrato una Persona: Gesù, che è in mezzo a noi; nasce dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili, e ce ne sono tanti! E in questo momento viene il nemico, viene il diavolo, mascherato da angelo tante volte (2Cor 11,14), e insidiosamente ci dice la sua parola. Non ascoltatelo! Seguiamo Gesù! Noi accompagniamo, seguiamo Gesù, ma soprattutto sappiamo che Lui ci accompagna e ci carica sulle sue spalle (Lc 15,5): qui sta la nostra gioia, la speranza che dobbiamo portare in questo nostro mondo. E, per favore, non lasciatevi rubare la speranza! Non lasciate rubare la speranza! Quella che ci dà Gesù.



Papa Francesco
Omelia del 24/03/2013 (© Libreria Editrice Vaticana)

giovedì 24 aprile 2014

Vi do il mio pane




Un amico o amica mi ha asciato questi versi di Alda Merini:

«Vi do il mio pane
perché sappiate di quanta abbondanza
un giorno voi sazierete la vostra anima»,

Alda Merini  
(cf.Cantico dei Vangeli, in A. Merini, 
Mistica d’amore, Sperling & Kupfer edd. 1982, p. 250)