domenica 17 agosto 2014

Love di George Herbert


LOVE
(Poesia dell'autore inglese George Herbert (1593-1633), 
che Simone Weil recitava spesso come una preghiera).

L'Amore mi aprì le braccia
e la mia anima indietreggiò,
colpevole di fango e di vergogna.
Ma, con rapido sguardo, l'Amore
vide la mia debolezza fin dal mio primo istante
e venne più vicino chiedendomi dolcemente
se qualcosa mi mancava.
"Un invitato" risposi "degno di essere qui".
"Tu sarai quello", disse l'Amore.
Io, il maligno, l'ingrato?
O mio amato, non posso neppure guardarti.
L'Amore prese la mia mano e replicò sorridendo:
- "Chi ha fatto i tuoi occhi, se non io?"
- "E' vero, Signore, ma li ho sporcati;
lascia la mia miseria vada dove si merita".
- "E non sai tu" disse l'Amore "chi ne portò su di se il castigo?"
- "Mio amato, allora ti servirò".
- "Occorre che tu ti sieda", disse l'Amore, "che tu gusti il mio cibo".
E io mi sedetti e mangiai.

tratto da Simone Weil Attesa di Dio, Ed. Rusconi, pag. 42.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

non è facile... ma si intuisce che c'è una dimensione mistica.
Non per nulla Simone Weill la usava come preghiera.
Toni

Anonimo ha detto...

anche la dolce terribile Dickinson sembra lo amasse...

Anonimo ha detto...

È la foto di ciascuno, di tutti, di fronte all'Altro.